Sassi sul bordo delle aiuole

Intrecci di vita: storie tra incoscienza e coraggio

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Nel borgo di montagna che l‘emigrazione spopola, spinta dalla Grande Guerra e dall‘eterna povertà, intrecciano le loro incaute giovinezze Veronica e Roberto. Ma né l‘uscita da un‘economia di sussistenza, né l‘affermarsi di un turismo d‘élite riescono a modificare una mentalità familiare da sempre conservatrice che non concede indulgenza. L‘esilio cui saranno costretti, la “colpevole” spedita da parenti lontani, il ragazzo nelle miniere di Francia, troncherà da subito la loro speranza di costruirsi un futuro insieme. La voglia di resistere di Roberto sarà premiata con lavori sempre più qualificati, una solida famiglia, degli amici fedeli, mentre Veronica, nella sua solitudine, conoscerà fino in fondo gli oltraggi di cui è capace una società classista.
Intanto l‘Europa è attraversata dalle dittature e poi da una nuova guerra, che scompagina le vite, mette in crisi gli affetti, sparge la paura, ma fa nascere anche una nuova coscienza civica e nuove forme di coraggio.
E coraggio occorrerà anche a Veronica e Roberto, dopo molto tempo, per decidere di incontrarsi, superando quanto di oscuro e violento c‘è stato nel loro passato.
Chiusa la fase storica delle dittature, si diffondono il risveglio e la crescita di una prosperità sconosciuta.
Saranno i loro figli a godere pienamente della ricostruzione, con la loro voglia di sapere, di fare, di cambiare: un cammino verso il nuovo millennio, mentre nelle antiche case di pietra e legno le storie dei vecchi si compiono.
Il teatro delle vicende, dei protagonisti e dei tanti comprimari si sposta dal paese alla città, dall‘ Italia alla Francia, dall‘Europa al Sudamerica, ma la scena che vi si recita è una e interroga l‘Autore e il Lettore sul peso del destino e sulla possibilità di riscattarsene.